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Basta con lo sfruttamento dell ambiente
ALDO MORESI

"GdP", 12.06.2001
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Riscoprire la semplicità del vivere, questo è il problema che assilla la gente, costretta spesse volte a vivere per le impellenti necessità della vita nel ritmo frenetico della città, con il traffico sempre più caotico e automobilisti impazziti dominati dalla fretta del vivere e di giungere ad una meta virtuale!
Ma dove andiamo tutti così in fretta? Ma cosa è entrato nell'animo dell'uomo d'oggi, che non trova più il tempo di vivere con l'altro in una dimensione umana il quotidiano?

Si direbbe che ogni persona sia pervasa da una specie di ritmo impostole da una tecnologia sempre più spinta, generata dai moderni sistemi informatici e telematici; computer, internet e altre fantastiche diavolerie che l'uomo ha inventato per rendere più facile, si dice, il convivere: oggidì tutto è ritmato sui tempi precisi, che lasciano poco spazio all'immaginazione. La globalizzazione dei sistemi economici, ecc., non è altro che un moderno sistema di concentrare la produzione per guadagnare sempre di più, a scapito dell'individuo.

Occorre quindi far presto per far fruttare al massimo i guadagni in borsa! E così l'individuo si trova sempre più schiavo della tecnologia, dall'imperioso ritmo impresso dalle multinazionali che vogliono guadagnare sempre di più. Ciò che conta nel nostro tempo non è «essere» ma «possedere», questo è il problema di fondo di una società che ha ormai perduto il senso della misura nelle cose e nella ragione! La macchina ha ormai sostituito l'uomo in certe attività, costringendolo a lasciare il lavoro ed a diventare un disoccupato. Questo è il bel risultato raggiunto in una società senza più valori da difendere e da riscoprire. Le malattie cardiache e mentali aumentano sempre più. Chi riesce a reggere il ritmo imposto, è costretto ad indebitarsi per pagare tutti gli oneri sociali; imposte di vario genere, nel mentre le casse malati la maggior parte, si arricchiscono alle spalle del cittadino. Le mucche sono nutrite con farine, scarti di ogni genere, e così divengono pazze; c'ü inoltre la soia transgenica con modifiche sostanziali che nuociono all'uomo. Assistiamo al continuo inquinamento dell'ambiente, al buco nell'ozono, all'effetto serra e quant'altro. La natura sopraffatta dalla stupidità dell'uomo, sempre alla ricerca del profitto, si sta ribellando. I risultati di questo sconquasso sono lì, sotto gli occhi di tutti. L'uomo ha creduto che l'ambiente, territorio, acque, ecc., potesse essere sfruttato all'infinito e si è trovato, infine, a dover subire inondazioni e altri flagelli naturali. Penso che la salvezza dell'umanità sta nel fatto che l'uomo deve cessare di sfruttare l'ambiente, di continuare a violentare la natura. Questa spirale perversa deve cessare! Occorre quindi, da parte dei governi, una strategia globale per porre fine allo scempio in atto da diversi anni, con la distruzione dell'ambiente in modo sistematico.

Uomo, ti è stato dato da Dio la luce, la terra, l'acqua e l'aria, per renderti felice, non distruggere con le tue mani la bellezza della natura, perché ne dovrai subire le conseguenze. L'importante non è vivere, ha affermato uno scienziato del nostro tempo, ma anche nel sapere per cosa si vive!

 

 
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