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Casse malati, è ora di agire!
ALDO MORESI

"GdP", 29.09.2001
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E' incredibile ciò che succede nel nostro Paese a livello del sistema sanitario. Le Casse malati in un primo tempo avevano informato i mass-media che nel nuovo anno i premi d'assicurazione malattia sarebbero aumentati sul 10% circa. In seguito l'autorità federale aveva comunicato che questi aumenti nel 2002 avrebbero subito un rialzo del 5% circa. In sintesi bisogna considerare che, nello spazio di un lustro, i premi hanno raggiunto un aumento di oltre il 40%. E' evidente che coloro che ne fanno le spese sono i lavoratori, i cittadini con salari mediocri, gli anziani, ecc.

E' di pochi giorni la notizia sconcertante che la Supra - cui sono affiliate 43.000 persone in Ticino - ha diramato una circolare diretta ai singoli interessati dove viene evidenziato, senza mezzi termini, che a partire dal 1. gennaio 2002 i pazienti dovranno provvedere a pagarsi le medicine, che verranno in proseguo di tempo rimborsate. E' scattato quindi «il sistema del terzo garante (ossia l'assicurato)». Vergognoso!

E' evidente che il perverso meccanismo introdotto dalla Supra rischia in effetti di avere conseguenze devastanti per i malati cronici i quali, per la loro particolare patologia, sono costretti ad acquistare medicinali costosi!

Bisogna inoltre considerare quelle famiglie con bambini, che durante la stagione invernale sono colpiti da bronchiti e altre malattie, i cui costi per l'acquisto di medicinale raggiungono e possono andare oltre i 200 franchi, ragion per cui i magri bilanci sono destinati a peggiorare.
La società svizzera dei farmacisti, con lettera datata 11 settembre, ha invitato la Cassa suddetta a rispettare gli accordi tariffari: agli assicurati non può essere richiesto il pagamento immediato: ergo, la decisione della Supra deve essere considerata illegale! Ma ne sono certo, dopo questo polverone, le autorità non faranno niente per correggere questi squilibri. E' sempre stato così. In genere chi sta bene, in una società egoista come questa, se ne frega del prossimo!
Ritengo con altra gente che la Legge assicurazione malattia (LAMAL) sia in parte responsabile di tutti questi squilibri, di tutte queste ingiustizie nel settore della salute. Se le competenti autorità non interverranno a modificare questa legge aberrante, potrà verificarsi nelle persone una specie di rivolta sociale imprevedibile nei prossimi anni.

Con la crisi economica in atto che provoca licenziamenti, chiusura di fabbriche e anche di riflesso di uffici, ecc., la classe operaia è quella che ne subisce in particolare conseguenze d'impoverimento irreversibili.
Signori responsabili del potere, signori politici, vista la situazione, è ormai ora di passare dalle enunciazioni vuote di significato, alla realtà che si presenta sempre più difficile in tutti i settori dell'economia, specie in quello sanitario!

 

 
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