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Swissair, che caduta per l immagine della Svizzera!
ALDO MORESI

"GdP", 02.11.2001
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Il fallimento della Swissair e altri gravi accadimenti mi inducono a formulare una riflessione di fondo. Per il nostro paese e, di riflesso, per il mondo politico-economico e non solo, questa incredibile e drammatica situazione di proporzioni inaudite, ha avuto anche all'estero un'impressionante caduta d'immagine per la Svizzera che, sino a ieri, era ritenuta da tutti o quasi, «un'isola felice» governata da gente al di sopra di ogni sospetto e da dirigenti con grandi capacità manageriali! I fatti, nella loro nuda realtà, hanno invece dimostrato che la Svizzera non è migliore di altre nazioni, anzi si potrebbe dire, senza tema di esse smentiti, che essa nonostante la montagna d'oro nei suoi forzieri, si è gradatamente avvicinata ai sistemi in auge nel terzo mondo o per precisione, alle cosiddette «Repubbliche delle banane» dell'America latina. La bandiera svizzera è stata gettata nel fango! La nostra Compagnia, fiore all'occhiello del nostro paese, è stata portata in modo ignominoso alla bancarotta da parte di coloro, intoccabili che fino a ieri, hanno gestito in modo avventuroso la sua conduzione, incuranti dei gravi danni al paese che ne sarebbero derivati. Lo spettacolo di questa grande débâcle era visibile all'aeroporto di Kloten, il giorno in cui scoppiò lo scandalo. Gente smarrita abbandonata a se stessa, in balia di eventi, lasciata senza notizie in attesa di altri drammatici comunicati. Ho assistito a questo incredibile scenario! Piloti che non sapevano come comportarsi, montagne di bagagli abbandonati da coloro che erano in attesa da più ore - che una voce dai microfoni li assicurasse di un improbabile volo verso altri lidi. Dove era finita la cosiddetta precisione svizzera? dove si erano cacciati i responsabili? Sembrava di essere in un aeroporto di un paese del «terzo mondo», appena bombardato dagli americani. «Quo vadis Svizzera» mi disse un amico italiano! Venni in seguito a sapere che la «Swissair» all'aeroporto di Londra le venne proibito di rifornirsi di carburante perché non aveva ossequiato al pagamento degli importi d'imbarco e che, all'aeroporto di Bruxelles, temendo di vedere sequestrati i suoi apparecchi per le note vicende giudiziarie con la Sabena, ritenne opportuno di non tentare un atterraggio! Fatti vergognosi per il paese... Sino a pochi anni fa questo scenario sarebbe stato incredibile: un racconto nato nella mente di un regista impazzito. Eppure i fatti ci hanno dimostrato il contrario. La Confederazione, le banche l'economia privata, con la corresponsione di notevoli aiuti, hanno contribuito a salvare il salvabile. Mi auguro che la nuova compagnia di bandiera, la «Crossair» infonda nell'animo smarrito e sconcertato degli svizzeri una nuova fiducia. E' auspicabile che i responsabili di questa sciagurata situazione possono venire chiamati a rispondere del loro operato, come ha ben affermato l'ex Cons. agli Stati, Sergio Salvioni in un recente commento. Politici, manager, avete provocato un grave danno morale al nostro paese!

 

 
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