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Dentro i perché di una crisi
La nostra società sta attraversando una grave crisi etica morale ed economica, che tocca la famiglia e si estende a tutte le istituzioni sociali, politiche e religiose, ecc. La società è in crisi perché l’uomo è in crisi. Oggidì non ci sono più valori e ideali da conservare ma solo interessi da difendere. L’eccessiva materializzazione della vita ha portato alla disumanizzazione dell’uomo! I fatti tragici avvenuti recentemente in Italia, negli Stati Uniti, e anche nel nostro paese, con la morte violenta di familiari per opera di persone facenti capo dello stesso nucleo e anche fuori dalla famiglia, mi suggeriscono una riflessione di fondo che senza essere sociologo appartiene a tutti coloro che osservano le dinamiche umane e sociali di questo nostro tempo.
È indubbio che questo malessere o “male oscuro” che dir si voglia, scaturisce da una crisi a livello familiare e anche a livello di scuola. La famiglia, come ben osservata uno studioso di problemi sociali italiano, non riesce più a coordinare i metodi di cura e di educazione nel ragazzo che cresce così senza punti di riferimento. Spesse volte la madre è costretta ad assentarsi da casa per il lavoro, trascurando in modo quasi totale la crescita del bambino. Occorre anche dire che ciò avviene, spesse volte, dalle condizioni disagiate sul piano economico (il marito il cui stipendio minimo non riesce a gestire la situazione economica; oppure perché disoccupato, invalido, ecc.). Queste sono le vere cause che generano una situazione precaria non sanabile con palliativi che lasciano il tempo che trovano. In secondo luogo anche la scuola è chiamata ad assumersi le sue responsabilità Nel forgiare nell’animo del ragazzo quell’istruzione e quell’educazione nell’operare nella società di domani. Educare quindi alla libertà e alla responsabilità, questa è la missione precipua della scuola! Il critico Vittorio Sgarbi, in un trafiletto uscito su “Il Giornale” prendendo spunto da tanti tragici avvenimenti in Italia, afferma tra l’altro: ”Un’arcana forza negativa domina il mondo. Ciò che più mi colpisce, è l’orrore che ci circonda e l’ostinazione a peggiorarlo! Non ci è consentito di cambiare niente e ogni giorno si perde qualcosa. Albert Caron, nel suo “Breviario del caos” aveva provato analoghe sensazioni. I giovani non possano più salvare in mondo. Il tempo della riparazione è scaduto e quello delle riforme è finito”. Queste considerazioni si possono condividere sino ad un certo punto. Che nel mondo ci sia il grande male, è assodato, ma che la stupidità e la follia dell’uomo, non possono subire modificazioni, è un’altra storia. L’uomo può sempre migliorarsi attraverso una società che crede e opera in quei valori che la società contadina gli ha tramandato. Il caos o la disperazione, entrano nel cuore dell’uomo quando ha perso la speranza e la fede nella richiesta delle solidarietà, del bene e della giustizia sociale!
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